ALESATRICE
L’alesatrice è una macchina utensile che viene utilizzata per eseguire dei fori per cui è richiesta una particolare precisione (nell’ordine del centesimo di millimetro). Essa garantisce la dimensione, la coassialità e la concentricità entro tolleranze molto ristrette. La prima alesatrice fu creata da John Wilkinson nel 1775.
I movimenti caratteristici sono così distribuiti:
- il moto di taglio è conferito dall’utensile;
- il moto di alimentazione è costituito a seconda dal tipo di macchina dal pezzo (bancale mobile) o dall’utensile (colonna mobile o portale).
Le alesatrici oltre a lavorare sui normali tre assi (x, y e z) posso sfruttarne altri mediante degli accessori aggiuntivi tipo tavola girevole o teste orientabili.
Le alesatrici si differenziano dalle fresatrici in quanto l’avanzamento nel senso dell’asse di lavorazione viene effettuato in due modi differenti, lo spostamento dello slittone (presente in tutte e due i tipi di macchina) e da un cannotto interno a quest’ultimo. Questo sistema garantisce molta più precisione nella fase di alesatura, oltreché raggiungere parti da lavorare più distanti dalla macchina.
Normalmente gli utensili vengono agganciati al nasello del cannotto mediante degli specifici coni portautensili.
Oltre l’alesatura si possono eseguire svariate lavorazioni, tipo: forature, maschiature, spianature, fresature, scanalature, intestature e altre ancora. Questa grande versatilità fa sì che le alesatrici siano molto diffuse in campo meccanico.